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Manrico Ducceschi è stato uno dei comandanti partigiani più importanti della Toscana. Autonomo e indipendente seppe condurre i propri uomini nella guerra di Resistenza contro i nazifascisti, dall'8 settembre del 1943 all'ottobre del 1944, e poi servire aggregato alla 5° Armata americana sulla Linea Gotica fino all'aprile del 1945. Inseguì con il Battaglione Autonomo XI Zona il nemico fino a Milano nel maggio del '45. Comandò 882 uomini perdendone 129 in combattimento o per rappresaglia. Terminata la guerra postosi lontano dai partiti, divenne oggetto di accuse da parte di esponenti politici che sfociarono nell'aspro scontro con l'ANPI e il Partito Comunista, ma anche contrasti con altri movimenti. Nel 1948 alla luce della divisioni del mondo resistenziale spaccato tra le anime cattoliche e autonome (FIVL), comuniste (ANPI) e socialdemocratiche (FIAP), il confronto tra partigiani e patrioti si fece sempre più teso. Non mancarono però spaccature interne all'XI Zona, interessi personali contrastanti, figure come quella di Licio Gelli o la vendita di armi al nascente stato di Israele. Il 24 agosto del 1948 il corpo senza vita di Pippo venne rinvenuto nel suo appartamento a Lucca.